giovedì 28 maggio 2015

Campania: Coordinamento "Mettiamoci in gioco" scrive ai candidati del 31 maggio



Il Coordinamento Regionale Campano della Campagna Mettiamoci in gioco ha inviato, ai candidati presentatisi alle prossime elezioni regionali, una lettera aperta ove è richiesto un impegno più convinto e di più ampio respiro per prevenire, contrastare e ridurre il fenomeno del gioco d'azzardo patologico.

Al fine di contrastare i rischi legati alla diffusione delazzardo nel 2012 è nata la Campagna “Mettiamoci in gioco” Campagna Nazionale contro i rischi degioco dazzardo.  

La Campagna è promossa da una pluralità di soggetti: istituzioni organizzazioni di terzo settore, associazioni di consumatori, sindacati, e si è fatta promotrice di una raccolta di firme per una legge popolare di regolamentazione del gioco d'azzardo, che è attualmente in discussione in Parlamento.

Dal rapporto sull'azzardo di giugno 2014, realizzato dalla Consulta Nazionale Antiusura, si ha conferma che la Campania è la seconda Regione in Italia a più alto consumo di azzardo, e che le province di Caserta e Napoli rientrano tra le prime cinque per spesa pro-capite annua. La ricerca 2014 sul gioco d'azzardo, effettuata dalla Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II, rileva che un minore su quattro è dedito allazzardo: il 33% di essi scommette con i Gratta e Vinci; l’11% frequenta le sale Bingo, il 7,8% gioca ai Video Poker e il 6,9% alle Slot Machine. Mentre, secondo i dati contenuti nella relazione annuale 2013 del Garante per l'infanzia e l’adolescenza, la Campania è in testa alla classifica del gioco d'azzardo minorile con il 57.8% degli studenti.


Il fenomeno del gioco dazzardo ha avuto negli ultimi anni uno sviluppo enorme nel nostro paese, registrando un fatturato annuo di oltre 90 miliardi di euro (circa il 4% del PIL nazionale) contro i 24 miliardi del 2004 – ricavati da lotterie, slot machine, poker, scommesse e giochi o di natura sempre più varia che in questi anni, a ritmi sempre più frenetici, sono stati immessi sul mercato.

In misura proporzionale alla crescita del settore, che ne fa la terza industria italiana, sono aumentati i costi sanitari, sociali, relazionali e legali del gioco dazzardo: in mancanza di rilevazioni e ricerche epidemiologiche precise le “vittime dirette del gioco dazzardo – i giocatori patologici sono circa un milione, mentre quelli ad alto rischio di dipendenza sarebbero circa tre milioni a fronte di una stima di 17 milioni di italiani che si dichiarano giocatori abituali.

Di seguito, il contenuto della lettera:
 
Gentile Candidato/a al Consiglio/alla Presidenza Regionale

il Coordinamento Regionale Campano della Campagna "Mettiamoci in gioco" Le sottopone, con la presente, l'invito ad includere nel suo programma l'impegno a promuovere una Legge Regionale sulla prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio del gioco d'azzardo patologico (GAP).  Tale Legge appare indispensabile per disciplinare ed armonizzare in un disegno organico multisettoriale una serie di misura già adottate ma in modo assolutamente estemporaneo e privo di una visione globale e di un indirizzo metodologico nellapproccio allazzardo nella Legge 16 del 7 agosto 2014.

In particolare, si segnala la necessi di determinare i LEA, livelli essenziali di assistenza socio sanitaria, ponendo attenzione al problema della dilagante e subdola nuova dipendenza rappresentata dal gioco d'azzardo. Fiduciosi nella sua sensibili al tema Le trasmettiamo l'appello del coordinamento, insieme al documento presentato dalla Campagna Nazionale per una legge popolare di regolamentazione del gioco d'azzardo, attualmente in discussione al Parlamento.

In attesa di riscontro, La salutiamo cordialmente 

Coordinamento Regionale Campano della Campagna “Mettiamoci in gioco”

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