lunedì 29 luglio 2013

Per ricordarlo come piace a noi



Il Cardinale Ersilio Tonini è morto ieri all’età di 99 anni.  Pubblichiamo alcuni significativi passaggi di un suo intervento al XXI Congresso Nazionale dei Giovani delle ACLI nel 2002, per ricordarlo come piace a noi.

Le ACLI sono nate in un periodo in cui non vi erano tutele per i lavoratori e per le persone in generale, e con una purezza di pensiero e di intenzioni, cioè aiutare coloro che hanno bisogno. E' necessario però capire il ruolo delle ACLI oggi, e quale futuro si presenta loro. La questione più delicata è comunque quella che si trascina dall'inizio dei tempi: possiamo noi vivere insieme? In Africa, ad esempio, ciò non è possibile: vedi il conflitto etnico in Rwanda. Abbiamo oggi un esempio da seguire: l'Unione Europea, un'entità che eviterà altre guerre in Europa. Di fronte a noi abbiamo una sfida: il ripopolamento dell'Europa, dove abbiamo ormai l'Africa e l'Asia in casa. Dobbiamo difenderci da queste diversità o integrarle? L'interrogativo è: è più urgente difendere le differenze o creare l'unità? Credo che le differenze vadano integrate. Quando la Volkswagen doveva licenziare degli operai in Germania, cominciò con gli operai turchi; ci fu un ricorso alla Corte Costituzionale che sancì che gli operai turchi erano uguali a quelli tedeschi. Per l'integrazione abbiamo però tre strade: Aggregazione: tollerare gli immigrati ma lasciarli al loro destino (la cultura del "si arrangino"). Rinuncia alla propria identità: che vengano in Europa e che facciano esattamente ciò che facciamo noi. Integrazione: vengano e accettino la Costituzione, le leggi nazionali e le norme fondamentali di polizia e sicurezza, ma fino a che punto è rispetto della cultura altrui accettare qui da noi che si pratichi l'"infibulazione"? Cosa bisogna fare per vivere insieme? Bisogna recuperare una verità: prima si è uomini e poi italiani, francesi, turchi, e così via. E' l'essere umano il comune denominatore del mondo. In questo, la religione può essere nociva: lo è quando disgrega; ha una funzione positiva solo quando trasmette un messaggio d'amore. Cosa significa appartenere alle Acli? Significa che chi è membro di questa associazione "sfrutta" l'esperienza passata per fare in modo che i comportamenti di oggi non risultino disastrosi per il domani.
Globalizzazione significa che le sorti delle nazioni sono legate l'una con l'altra; ed è curioso constatare che proprio l'economia ci stia costringendo a dire: o ci salviamo tutti o non si salverà nessuno. Ciò che è pericoloso è che la globalizzazione si possa basare "sull'interesse proprio". L'importante è che il potere economico non travolga il potere politico, perché allora sì che prevarrebbe l'interesse individuale rispetto a quello collettivo. 

Il mondo giovanile di oggi ha bisogno di qualcosa su cui appassionarsi, ed è su questo che le ACLI devono operare. Le ACLI sono ancora degli organismi liberi su cui la Chiesa deve potersi appoggiare, perché creatrice di valori su cui entrambi si riconoscono. 

Oggi ci si sta muovendo verso l'eugenismo (cioè il debellamento di tutte le malattie presenti nel genere umano); anche se qualche pensatore va dicendo che l'essere umano deve sottostare alla natura, ugualmente ci si deve affidare alla scienza, però alcuni studiosi dicono che occorre studiare i geni di ogni singolo embrione ed eventualmente eliminarlo se non corrisponde a determinati standard che verrebbero arbitrariamente definiti. Ecco che qui devono intervenire le ACLI. 

La mia pena di vescovo sta proprio nel fatto che vi è prima di tutto una divisione tra Nord e Sud: al Sud vi sono tante miserie infinite ed al Nord una grande opulenza, ma al Sud vi è un maggior senso di appartenenza, una maggiore esigenza di fede, di cristianesimo. Se ogni mattina mi stupisco di essere vivo, di pensare, di vedere il sole, la natura, mi stupisco di Dio e di appartenere a Lui. Perché è dall'intangibilità dell'essere umano, che deriva il concetto che un uomo vale un mondo intero e che il mondo intero è messo a sua disposizione. Il più povero uomo del mondo vale tutte le regine d'Inghilterra. Il pericolo più grande è che ci si sia assuefatti a qualcosa di non giusto. E' dunque importante affidarsi alla propria coscienza per essere sempre pronti a reagire alle storture del mondo. 

Occorre che ciascuno si prenda cura della propria coscienza, occorre aprirsi l'anima, occorre che Dio ci apra l'anima.

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