L’insostenibilità della situazione finanziaria in cui
sono costrette ad operare le case famiglia campane, ed in particolare quelle del
capoluogo partenopeo, insieme ai tanti operatori dei servizi sociali, ha spinto
i rappresentanti di Federsolidarietà Confcooperative Campania, Federazione Sam,
Comitato Welfare non è un Lusso, Collettivo Operatori Sociali e Federazione
A.r.c.a. ad organizzare una mobilitazione, per protestare contro l’annoso
ritardo nell’erogazione dei fondi di settore da parte del Comune di Napoli.
ACLI CAMPANIA esprime il suo convinto sostegno alle
centinaia di lavoratori che con impegno, sacrificio e rinunce svolgono un
lavoro delicatissimo, a contatto con le situazioni umane più difficili, il più
delle volte, purtroppo, basandosi solo sulla propria forza di volontà.
Ogni lavoro ha come contropartita il sacrosanto diritto
di essere remunerato né si può oltremodo tollerare che il mancato pagamento di
oltre
40 milioni di euro arretrati alle cooperative possa
ricadere sugli operatori sociali e, di conseguenza, sui diversamente abili, sui
minori a rischio, sugli anziani e sulle famiglie che continuano ad essere
assistiti con competenza e professionalità quotidianamente nonostante questa
vergognosa baraonda.
ACLI CAMPANIA chiede al sindaco di Napoli Luigi De
Magistris ed all’assessore Roberta Gaeta di fare ogni sforzo possibile per
sbloccare in tempi rapidissimi i pagamenti dovuti per i servizi sociali
effettuati negli ultimi anni.
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